"Di per sé lo sport non è educativo, fortificante e nobilitante. Queste qualità e potenzialità, che lo sport offre ai giovani, possono divenire vera esperienza solo se un interlocutore, cosciente della sfida umana, diviene portatore ed esempio di un significato della vita più ampio, umano e bello. Noi desideriamo un lavoro o un gioco che non consideri l’uomo come esecutore e propinatore di risultati. Un amico o un maestro da seguire, che guidi la vera libertà per ‘la legge del di più’, è ciò che vogliamo anche implicitamente.”
(don Giorgio Pontiggia)
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