Ansa ha pubblicato in questi giorni le immagini della trattativa e della visita in Portogallo di Giosà (Joao per i tifosi locali) e Pierangelo (presto ribattezzato Piero Costa), rispettivamente promessa e veterano dei nero-verdi. Gli scatti parlano chiaro: in agosto la trattativa era ben avviata, tanto che i due avevano già preso confidenza con la sala stampa delle aquile e con la nuova maglia. In fase di definizione dei dettagli, però, qualcosa è andato storto: "Andando a Lisbona non potrei più fare il chierichetto in parrocchia, e poi mi sa che qui non le avete le carte di Yu-Gi-Oh!", pare che abbia dichiarato il piccolo Grimaldi a mister Jorge Jesus.
Più brusco il fallimento della trattativa con Pierangelo: fonti autorevoli (parroco e medico del paese) assicurano che l'affare era già fatto, mancavano solo le firme, con Carnevali pronto a liberarsi dalla San Martino con il pagamento della clausola rescissoria (l'ammontare della cifra non è trapelato). Durante la visita del nuovo stadio, però, la guida avrebbe provocato l'esperto difensore con una battutaccia sulla sua Juventus, battutaccia decisamente non gradita, tanto da indurre l'interessato a chiamare il suo procuratore per interrompere la trattativa.
Cosa avrà mai detto l'incauta guida? A mesi dal fattaccio, Pierangelo ha evitato l'argomento dichiarando a Sky Lomellina Sport: "Quando ho saputo che in città non c'erano chiese dedicate a Maria Ausiliatrice, ho rinunciato". Resta un mistero, dunque, la vera ragione della scelta... A quale Signora sarà stato più devoto il nostro Piero?
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